Lavoro #2: Morpheo

Torno tra queste mura,
al finire di questo giorno
insicuro e incostante.
Quando finirà? I secondi
ci scorrono dentro,
la vita va seguendo i
canoni della scienza:
e se tutto fosse falso?
E se il mondo fosse soltanto
il riflesso di un sogno di Giove?
E gli dei null’altro che spettatori?
E la storia un racconto
divertente per le Muse?
Guardo, e sento, e penso:
ma il mondo non ha più
niente da dire e da dare.
Questo mondo è vuoto
e freddo, è egoista;
ci lascia soli, malati,
stanchi ad attendere
l’elemosina della vita.
Il mondo ci illude
col delirio d’onnipotenza
e ci fa cadere poi, lenti
dall’alto del monte oscuro
che è la superbia.
Ma il mondo non può
fermare la poesia e
non può fermare la
bellezza. Esse danzano
al ritmo delle note dolci
che fa la Luna che vaga nel cielo.
E tu, giovane amica, resta.
E guarda anche tu il mondo
che rovina l’esistenza.
Fin quando l’abbraccio

ci avvolgerà: Morpheo chiama.